Agosto 2015

De profundis per il Summer Village

lingotto salone

conceptSTORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

Il calendario del Lingotto Fiere ha all’incirca annualmente 50 eventi.  Gli esperti ci dicono pochi, come sono pochi gli eventi con risonanza internazionale e nazionale

 

Summer Village è ufficialmente chiuso. Dopo una riapertura in realtà molto effimera, la Festa Latina Americana ha chiuso i battenti. Giovedì Guardia di Finanza e Polizia giravano. Poche persone. Non che la voglia di divertimento sia venuta meno. Ancora alti i rumori. Sta di fatto che la poca gente non ha giustificato l’andare avanti. Noi informandoci, via internet, ci siamo imbattuti con chi gestisce Lingotto Fiere: Gl Events, intero capitale francese. L’informazione è diventata curiosità. Una considerazione-domanda: le responsabilità sono da ricercare solo all’interno dell’organizzazione Hjdra Service? Ricapitoliamo. Uno dei punti centrali è il forse arbitrario utilizzo della Sala Gialla come discoteca, (con i relativi problemi di abusivismo?) e rumore che hanno ossessionato i residenti. Ci risulta che la maggioranza dei fornitori erano presenti già gli altri anni. Fornitori che si sono sempre lamentati degli alti costi di affitto degli spazi. I vari organizzatori che si sono succeduti in questi anni si sono lamentati degli elevati prezzi praticati  da Lingotto Fiere.  Problema analogo, se non sbaglio, avvenuto tra il Salone del Libro e L’ente Fiera. Fugato (si dice momentaneamente) dal Sindaco Fassino. Il calendario del Lingotto Fiere ha all’incirca annualmente 50 eventi.  Gli esperti ci dicono pochi, come sono pochi gli eventi con risonanza internazionale e nazionale. Dal 2007 Gl Events è passata di mano. Dal bolognese Cazzola ad un gruppo francese leader mondiale nel settore.

 

La Fiat prima ha fatto una società con Regione Piemonte e Unione industriale. Non tornavano i conti e dopo alcune ricapitalizzazioni ha venduto a Cazzola che ha venduto ai francesi. Dunque? Siamo di fronte a società private che, giustappunto, fanno quello che vogliono. Dunque? Semplice, non abbiamo sempre detto che Torino ha cambiato pell? Da vocazione unicamente industriale, a terziario avanzato? Città bella, turistica e culturale. Dunque? Qui riportiamo (vedi tabella) dati economici riguardanti la ricaduta nell’indotto delle fiere. Dati importanti e significativi proprio per una città come la nostra. Dunque le politiche sui costi della Gl Events riguardano i cittadini. Come visitatori, ma sopratutto per ciò che concerne le ricadute di carattere economico. La Città può vivere anche il Festival Latino Americano, forse. Certamente deve continuare ad avere il Salone del Libro, il Salone del Gusto, Paratissima ed Artissima. Siamo edotti che si stanno cercando valide alternative. Ci permettiamo di suggerire che luoghi troppo decentrati  aggraverebbero il problema. Raggiungere Torino non è più un problema. Valorizziamo, valorizziamo, valorizziamo. Pensiamo positivo, pensiamo positivo, pensiamo positivo.  Il Lingotto, anche con il suo fascino, ci può e ci deve aiutare nella missione di valorizzare la città, nel pensare positivo.

Il giallo del cadavere trovato sulle sponde del Lago Maggiore

lago maggiore cadavere

Il giovane trovato a Suna è morto per una ferita al petto

 

Le circostanze della morte del 24enne verbanese ritrovato stamane a Suna, alla spiaggia dei Tre Ponti. Il corpo galleggiava in acqua ma, probabilmente, non è stato l’annegamento la causa che ne ha provocato il decesso. Al centro del petto, infatti, il ragazzo presenta una profonda ferita, la cui origine potrebbe essere riconducibile all’oggetto ritrovato in spiaggia: un disco d’una ventina di centimetri su cui poggia un cilindro, una sorta di dispositivo di lancio per un fuoco d’artificio o un ordigno rudimentale. Nel sopralluogo effettuato attorno alle 12,30 dal sostituto procuratore Laura Carrera i carabinieri che sono giunti sul posto e che hanno iniziato i rilievi hanno mostrato al magistrato proprio ciò che hanno trovato a riva, a due passi dall’acqua, soffermandosi sull’oggetto e poi visionando il corpo, protetto alla vista da un telone dorato.Il ritrovamento è avvenuto attorno alle 10,30. Un camionista in transito sulla statale 34 e diretto a Verbania, dall’alto del cassone – la vista della riva è impedita alle auto per via dell’altezza del guardrail, di quelli doppi – ha scorto qualcosa galleggiare poco lontano dalla riva e ha avvisato le forze del’ordine. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco, il 118, i carabinieri e la polizia municipale che per circa un’ora ha regolato il traffico ridotto a senso unico alternato per via dei mezzi di soccorso posteggiati sulla statale.La spiaggia è quella del Bel Sito. Si trova a una cinquantina di metri dalla Beata Giovannina e confina con la villa Kraepelin. Vi si accede dalla strada scendendo da un sentiero. Il corpo giaceva in acqua, vestito con blue jeans e una maglietta bianca. È stato identificato come un ventiquattrenne che abita a Verbania. Le forze dell’ordine non ne hanno diffuso le generalità.

 

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Torino – Fiorentina: le pagelle del "Torinese"

toro bandiera

La partita segue lo stesso copione di quelle giocate contro Pescara e Frosinone con i granata che nella prima mezzora sembrano fuori condizione e passano in svantaggio

 

Il Toro non si ferma più. Dopo la prima vittoria in trasferta arriva anche la seconda, questa volta in casa, contro la Fiorentina. La partita segue lo stesso copione di quelle giocate contro Pescara e Frosinone con i granata che nella prima mezzora sembrano fuori condizione e passano in svantaggio con il goal del terzino viola Marcos Alonso che poi va a esultare sotto la Maratona imitando un torero, brutto gesto da parte dello spagnolo. Nel secondo tempo il Toro si sveglia e inizia a dominare. Il pareggio arriva grazie a un bel goal di Moretti sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Due minuti dopo arriva il vantaggio con Quagliarella che viene lanciato da Bruno Peres e appoggia delicatamente in rete beffando il portiere e facendo esplodere l’Olimpico. Ma i ragazzi di Ventura non si accontentano e cinque minuti dopo la difesa dei Toscani respinge male un pallone che arriva sui piedi di Baselli che dai 30 metri fa partire un vero e proprio missile che si infila in rete e mette la ciliegina sulla torta. Sei punti nelle prime due giornate per i granata, un inizio veramente promettente e se è vero che chi ben comicia è a metà dell’opera, i granata possono davvero ben sperare in una stagione da protagonisti.

 

Padelli 6: sul goal non può nulla, durante il resto della partita non ciene impegnato molto;

 

Maksimovic 6,5: nella propria area si fa continuamente valere battendo fisicamente più di una volta Kalinic, a fine primo tempo svetta in area avversaria, ma il suo colpo di testa finisce alto;

 

Glik 6,5: grande prova da parte del Capitano che regge la difesa e fa partire il contropiede che porta poi al 2-1 granata;

 

Moretti 7,5: con Glik il migliore in difesa, il suo goal è fondamentale perchè ridà fiducia alla squadra e fa capire che si può andare oltre il pareggio;

 

Bruno Peres 7: si vede meno del solito durante la partita, ma quando tocca palla si vede tutta la sua classe, meno dribbling del solito, ma tanti cambi di gioco che favoriscono Avelar sulla fascia opposta. Completa una buona partita con l’assist che manda in rete Qugliarella portando in vantaggio la squadra torinese;

 

Benassi 5: si era già visto a Frosinone, ma l’ex Inter non è ancora in forma e sono più gli errori che le buone giocate ( dal 19′ st Acquah 6: dà il giusto fosforo al centrocampo del Toro e le sue accellerazioni sono sempre interessanti);

 

Vives 5,5: comprensibilmente patisce molto Borja Valero ed è costretto molte volte al fallo, ma da un giocatore della sua esperienza ci si aspetta qualcosina di più in astuzia;

 

Avelar 6,5: le sue incursioni in attacco sono una costante così come i suoi ripiegamenti difensivi, dimostra tutta la sua tecnica con dei bellissimi cross e degli ottimi dribbling;

 

Baselli 8: non tocca molti palloni, ma ogni volta che lo fa si vede che la sua è pura classe. Il suo goal è probabilmente il più bello della giornata, quando esce dal campo lo stadio gli dedica una standing ovation (dal 38 st. Gazzi n.g.);

 

Martinez 5: quasi sempre in fuorigioco e anche fuori dal gioco della squadra. Le potenzialità ci sono, ma dopo un anno anche i tifosi più pazienti vorrebbero qualcosa in più (dal 15′ st. Maxi Lopez 6: difende bene palla permettendo alla squadra di alzare il baricentro);

 

Quagliarella 8: sfiora il goal nel primo tempo con un gran colpo di testa su un cross di Avelar, ma Tatarusanu vola e devia in angolo. Segna nel secondo tempo con una freddezza disarmante. Esulta sotto la Curva e nel finale di gara sfiora la doppietta con un gran tiro al volo, ma il portiere viola gli nega la soddisfazione;

 

All. Ventura 8:  nonostante l’età non perde un colpo. Il suo Toro continua a emozionare i tifosi e a ricevere complimenti da tutti gli esperti di calcio.

 

Filippo Burdese

Coman va al Bayern per due anni

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La Juve riceverà 7 milioni  in due rate

 

E’ stato raggiunto l’accordo tra la Juventus ed il Bayern per il prestito per la durata di due anni di Kingsley Coman. La Juve riceverà 7 milioni  in due rate: un prima parte di 5 entro cinque giorni dal rilascio dell’International Transfer Certificate e gli altri due rimanenti, invece, entro il 1° luglio del prossimo anno. Nel contratto è anche prevista la facoltà per il Bayern di esercitare, entro il 30 aprile 2017, il diritto di opzione per acuisire definitivamente il calciatore, pagando 21 milioni.

Elisa, la nuova miss Piemonte ha 19 anni

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Altezza 1,72, con capelli e occhi castani, nata a Savigliano,  è diplomata al liceo scientifico

 

Elisa Muriale, di Fossano, ha 19 anni ed è la nuova Miss Piemonte. E’ stata eletta ieri sera ad Asti. Altezza 1,72, con capelli e occhi castani, nata a Savigliano,  è diplomata al liceo scientifico. Nelle prossime settimane si iscriverà alla Torino Musical Academy. Il suo sogno? Ovvio, diventare showgirl. “Vado a Jesolo orgogliosa di rappresentare la mia città e la mia regione” ha commentato all’Ansa. Ha giocato anche a pallavolo a livello professionistico.

Alla scoperta del LISiN, una eccellenza del Politecnico

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Ingegneria del sistema neuromuscolare e della riabilitazione. Il settore e’ certamente uno dei piu’ affascinanti per i futuri bioingegneri, per i medici e per i terapisti della riabilitazione con orientamento “tecnologico”

 

Il Laboratorio di Ingegneria del sistema neuromuscolare (LISiN, www.lisin.polito.it) è stato creato dal Politecnico di Torino alla fine del 1996. Si occupa di studiare i meccanismi inerenti i muscoli e il controllo, da parte del cervello, delle loro contrazioni e quindi del movimento, in soggetti sani e patologici. Vi lavorano, in via Cavalli 22H, una dozzina di ingegneri ed esperti in scienze motorie, la cui attività è finanziata sia da contratti nazionali e internazionali e sia dalla Compagnia di San Paolo. 

 

 

Il sistema costituito dalla catena cervello, midollo spinale, nervi periferici, muscoli, sensori di posizione, forza e velocità, nervi periferici, midollo spinale e cervello non è così diverso dal sistema costituito da calcolatore, attuatori, sensori di forza e velocità, usato per controllare i movimenti di una macchina o un robot. Per questo se ne occupano gli ingegneri, utilizzando i metodi di studio propri della ingegneria.

 

Gli studi sono condotti con medici e fisiologi, prevalentemente appartenenti a strutture internazionali, tra cui il prestigioso Rehabilitation Institute of Chicago, diretto dal Prof Zev Rymer che terra’ una conferenza al Politecnico di Torino, insieme a colleghi italiani e americani, in inglese, giovedi pomeriggio 3 settembre sul tema “Surface electromyography advanced techniques : translational research from Torino to Chicago”. Sala Conferenze, al 5°

piano del Dipartmento di Elettronica e telecomunicazioni Politecnico di Torino, Corso Castelfidardo 42/A, Torino (ingresso sotto lo scavalco di corso Castelfidardo).

La partecipazione e’ libera e gratuita.

 

Il trasferimento di risultati scientifici e tecnologici a strutture sanitarie e industrie e’ particolarmente difficile in Italia ed e’ lusinghiero (per gli scienziati torinesi, ma non per il Paese) che esso avvenga verso istituzioni di grande prestigio internazionale che dall’Italia importano idee e ricercatori rivendendoci poi i prodotti commerciali che ne derivano. Da queste ricerche traggono vantaggio pazienti affetti da “ictus” e altre patologie ma l’obiettivo principale e’ la prevenzione di patologie posturali, da lavoro o da parto.

 

Le applicazioni sono solo moderatamente diagnostiche o “curative”. Esse sono principalmente preventive e di “monitoraggio” cioè di prevenzione di patologie da lavoro (incluse quelle dei musicisti), osservazione della evoluzione di patologie, della efficacia di farmaci o trattamenti, o di allenamenti sportivi. Particolarmente curiosi e divertenti sono i “giochi riabilitativi” sviluppati per bambini o adulti. Il settore e’ certamente uno dei piu’ affascinanti per i futuri bioingegneri, per i medici della riabilitazione e del lavoro, e per i terapisti della riabilitazione con orientamento “tecnologico”.

Carmagnola celebra Re Peperone

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Gli stand restano aperti dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 24, sabato dalle 16, domenica dalle 10

 

Ha preso il via  il 28 agosto la 66/a edizione della tradizionale sagra del peperone di Carmagnola. Da quest’anno ha fatto un restyling nel nome- si chiama  ‘Peperò’ –  e nel programma, più ricco di iniziative. Gli stand restano aperti dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 24, sabato dalle 16, domenica dalle 10, comprese le novità di show cooking, cene benefiche realizzate da chef stellati, e un ampio calendario di spettacoli e laboratori del gusto, l’area Street Food, la rassegna commerciale con più di 200 espositori, la Piazza dei sapori. ‘Peperò chiuderà i bettenti domenica 6 settembre.

Caffè storici, il cuore della Torino di una volta

cittàvuotaCAFFE TORINOCAFFE PLATTI

Con intelligenza sono stati mantenuti il più possibile come ai tempi della nascita, cosa che purtroppo non è accaduta in altre città del Piemonte dove i caffè storici sono stati trasformati in bar o negozi

 

In una città come Torino dove si respira un’atmosfera antica e culturale concorrono a dare un’immagine di raffinatezza i molti caffè storici, leggendari punti di ritrovo di personaggi famosi che, tra un caffè, un vermut e un pasticcino ispirarono pagine di storia e di arte. Con intelligenza sono stati mantenuti il più possibile come ai tempi della nascita, cosa che purtroppo non è accaduta in altre città del Piemonte dove i caffè storici sono stati trasformati in bar o negozi distruggendo strutture architettoniche e arredi d’epoca.

 

Il più antico è il Cambio aperto nel 1757 di fronte a palazzo Carignano, capolavoro del Guarini, divenuto nel 1848 sede del parlamento Subalpino da cui Cavour usciva con brevi pause per gustare la colazione al caffè con il tacito accordo con il suo segretario che dalla finestra dell’ufficio gli faceva segno di ritornare in caso di necessità. Ogni volta che si entra nel locale torna alla mente immagini di Camillo Benso che tra specchiere e stucchi, rimasti ancora intatti, gusta il buon cibo come i comuni mortali.

 

Goloso doveva esserlo davvero Cavour se si recava spesso anche al Bicerin aperto nel 1763 dove ancora ci si inebria col piccolo bicchiere di caffè, crema di latte e cioccolato dopo aver visitato il Santuario della Consolata mischiando felicemente il sacro al profano. Nel piccolissimo locale, forse il caffè più piccolo esistente, dove tutto è rimasto come una volta fecero tappa anche Dumas, Pellico e Puccini.

 

Al caffè Fiorio del 1780, affrescato dal Gonin denominato ” Caffè dei Machiavelli” o ” Dei Codini” perché frequentato da clienti di area conservatrice, da nobili e da alti ufficiali in divisa, si recavano Roberto D’Azeglio, Santorre di Santarosa ma anche Friedrich Nietzsche e Cesare Pavese che, grazie alla dolcezza del gelato dimenticavano, per qualche istante, l’uno l’esaltazione della volontà di potenza del super uomo, l’altro la ricerca della realtà interiore e il disagio esistenziale, entrambi abbandonando istinti suicidi.

 

Il caffè San Carlo aperto nel 1822 nell’omonima piazza definita salotto di Torino e primo locale ad usufruire l’illuminazione a gas, era frequentato da patrioti, intellettuali, dallo scrittore Dumas, dal filosofo Croce ma anche da pittori come Casorati e dai “Sei di Torino” creando un’ambiente in cui si univano varie discipline culturali.

 

Il 1875 vide l’apertura del caffè Platti (oggi purtroppo chiuso) di Corso Vittorio Emanuele, interessante esempio di stile Liberty, dove spesso Luigi Einaudi sorseggiava il caffè leggendo i giornali e Giovanni Agnelli parlava di calcio; proprio qui fu fondata la Juventus da studenti appassionati di sport.

 

Il caffè Baratti nato nel 1875 presso la Galleria Subalpina fu restaurato nel 1909 accrescendone l’eleganza con specchi, dorature, stucchi e bronzi di Edoardo Rubino; un ulteriore restauro dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale non creò dissonanze in quanto accuratissimo come l’ultimo conservativo del 2004 che, rispettoso, non ha disturbato l’atmosfera Liberty. Qui sostarono Mascagni e Gozzano che fu ispirato dai deliziosi pasticcini per la poesia “Le golose” osservando con delicata ironia i diversi comportamenti delle signore che “ritornando bambine, gustavano i dolci, sollevando la veletta, con le dita senza guanto”.

 

Il caffè Torino del 1903 rappresenta il trionfo dell’Art Nouveau in un arredo di specchi, stucchi, ferro battuto della bella scala sinuosa. Dai tavolini all’aperto si gode la vista di piazza San Carlo e, proprio di fronte, del monumento a Emanuele Filiberto del Marocchetti che il grande Bistolfi considerava il più bel monumento equestre dell‘ottocento.

 

Il caffè Mulassano aperto nel 1907 elegantissimo nei suoi marmi, decori in bronzo, specchi dorati, sculture lignee, era meta di notabili di Casa Reale e di artisti del teatro Regio che potevano gustare la novità portata dagli Stati Uniti, il tramezzino, termine coniato da D’Annunzio dopo che l’ebbe assaggiato durante una sosta nel piccolo ma splendido locale. Qui erano soliti incontrarsi, Italo Cremona e Giacomo Grosso. Mario Soldati e Giovanni Arpino.

 

Il caffè Reale, dall’elegante arredo suggestivo e singolare per le vetrine in cui sono esposte preziose porcellane e argenti di Casa Savoia è una tappa obbligata per chi visita il Polo Reale che comprende Galleria Sabauda, Biblioteca, Armeria e il Museo Archeologico.

 

(Foto: il Torinese)

Giuliana Romano Bussola

Rave party nel Canavese con mille partecipanti

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I carabinieri della Compagnia di Chivasso hanno bloccato l’arrivo di altri giovani per evitare che un assembramento di troppe persone potesse causare problemi

 

Dalla sabato notte un migliaio di giovani provenienti da tutto il nord Italia ha dato il via ad un rave party nelle campagne tra Montanaro e San Benigno Canavese. I carabinieri della Compagnia di Chivasso che hanno bloccato l’arrivo di altri giovani per evitare che un assembramento di troppe persone potesse causare problemi, come verificatosi in occasioni analoghe in anni precedenti: musica sparata ad alto volume, sostanze stupefacenti e alcol. La situazione, per ora,  è sotto controllo.

 

(Foto: archivio)

Entro fine anno saranno 7000 i migranti accolti e distribuiti nelle province piemontesi

Il sindacato di polizia Sap, aveva espresso la propria preoccupazione qualche giorno fa: “Con i continui arrivi l’apparato della sicurezza rischia di andare al collasso. Già oggi la nostra regione accoglie oltre 6.200 profughi, un numero doppio rispetto ad appena 6 mesi fa. I nuovi arrivi rischiano di rendere la situazione ingestibile

 

MIGRANTI MAREEntro la fine del 2015 si prevede che in Piemonte saranno circa  7mila i migranti distribuiti in tutte le province e i problemi organizzativi non sono pochi. Walter Gorrieri, segretario regionale piemontese del sindacato di polizia Sap, aveva espresso la propria preoccupazione qualche giorno fa:“Con i continui arrivi l’apparato della sicurezza rischia di andare al collasso. Già oggi la nostra regione accoglie oltre 6.200 profughi, un numero doppio rispetto ad appena 6 mesi fa. I nuovi arrivi rischiano di rendere la situazione ingestibile e addirittura pericolosa per l’ordine e la sicurezza pubblica, nonostante lo straordinario lavoro delle forze di polizia, delle istituzioni locali e del volontariato”. “Abbiamo una carenza di organico di almeno 500 operativi in tutto il Piemonte – dice Gorrieri – e non riusciremo a controllare tutte queste persone che devono essere sottoposte prima ad una visita medica e poi a fotosegnalamenti, per altro non obbligatori. Dopodiché, sbrigate queste incombenze, i profughi sono liberi di girare e di muoversi mentre noi siamo nell’impossibilità di garantire un adeguato numero di volanti e gazzelle per controllarli. Faremo ovviamente il possibile, ma la situazione rischia di sfuggire di mano”.

 

Gli fa eco il consigliere regionale Maurizio Marrone di Fratelli d’Italia, che polemizza con la Giunta di Sergio Chiamparino: “L’ennesima arrogante assurdità della sinistra che governa la Regione Piemonte sulla fallimentare gestione dell’emergenza profughi: imporre a una piccola comunità montana come Villar Pellice contro il volere del Sindaco un centinaio di profughi, proprio mentre viene annunciato lo stop al finanziamento con conseguente smobilitazione in autunno al campo della Croce Rossa di Settimo Torinese presso il Centro Fenoglio! Una invasione di un piccolo centro montano solo per soddisfare i pruriti ideologici di SEL e di Chiamparino, ma noi Fratelli d’Italia non rimarremo con le mani in mano”. E aggiunge: “Bloccheremo il progetto della Giunta Chiamparino a colpi di esposti in Procura e carte bollate: verificheremo con unProfughi sopralluogo l’idoneità strutturale ed igienico sanitaria della struttura alberghiera del Crumiere e verificheremo se la Regione ha affidato la gestione della struttura alla Diaconia valdese con l’evidenza pubblica necessaria per qualsiasi appalto di tale importanza o se ha ricorso illegittimamente ad affidamenti diretti, come fatto finora dal Comune di Torino censurato per questo dall’Anticorruzione: tanto lavoro per il nostro team legale e magari anche per la magistratura!”

 

Per far fronte alla situazione la Giunta regionale ha predisposto un piano. “La Regione Piemonte – dice Monica Cerutti, assessore all’Immigrazione – in quest’ultimo anno si è impegnata con forza per contribuire a unire e far dialogare i soggetti coinvolti nell’accoglienza dei migranti sul territorio. Per la tenuta del sistema è centrale il costante confronto e la collaborazione tra Prefetture, amministrazioni locali e gestori dei progetti. Il Piano è il primo passo che porterà a trasformare l’accoglienza in Piemonte da fenomeno emergenziale in strutturale e per farlo abbiamo, di concerto con gli altri soggetti chiamati in causa, individuato una serie di azioni che devono diventare la normalità. A fare la differenza deve essere infatti la qualità dell’accoglienza”.